La scuola è iniziata da pochi giorni, per tanti studenti si riprende un percorso, ma per molti è un nuovo inizio per i bambini che cominciano la scuola primaria, quelli che un tempo venivano chiamati i ‘primini’.
Bambini che entrano nel mondo dei ‘grandi’ con emozioni diverse, stupore, gioia, paura, curiosità, è tutto una prima volta, come ritrovarsi seduti ad un banco per molte ore, ad imparare a leggere e a scrivere. Alcuni di loro arrivano all’inizio della prima classe che qualcosa sanno già fare, ma non sempre questo ‘qualcosa’ è stato appreso nel modo adeguato, sopratutto dal punto di vista della scrittura.
Quindi, la prima attività che una maestra della scuola primaria deve fare, per quanto concerne l’apprendimento della scrittura è la seguente:
- verificare l’impugnatura dello strumento grafico
- la postura con cui i bambini stanno seduti al proprio banco.
E’ fondamentale che una maestra, quella che dovrà insegnare a scrivere, esegua questa prima osservazione dei suoi studenti, poiché non verificando da subito queste due caratteristiche, ci si ritroverà nel corso dell’anno e degli anni successivi, a correggere, se ci rende conto, oppure a sottovalutare, problematiche legate alla scrittura che derivano principalmente da queste due condizioni.
Perché è così importante l’impugnatura dello strumento grafico
I bambini che entrano nella classe prima, dovrebbero avere acquisito una adeguata motricità fine, una corretta lateralità, sono i pre-requisiti che si acquisiscono durante la scuola dell’infanzia e sono propedeutici all’avvio della scrittura.
Purtroppo invece, succede sovente, che i bambini arrivano nella prima classe in assenza di questi pre-requisiti o se sono presenti sono in forma limitata, questo riduce e spesso pregiudica il corretto apprendimento della scrittura. In quanto presentare un’impugnatura disfunzionale, per esempio in forma palmare, oppure con più dita, non consente un avvio alla scrittura adeguato.
L’impugnatura corretta che i bambini e tutti gli studenti, dovrebbero avere, è definita a pinza, pollice e indice che dirigono il movimento, il dito medio funge da appoggio e le restanti dita della mano sono leggermente piegate e appoggiate al banco, in ultimo le dita devono essere lontane dalla punta almeno due dita, per evitare di coprire ciò che si sta scrivendo, come indicato nell’immagine seguente.
Pertanto è fondamentale che le maestre della scuola primaria, eseguano un controllo immediatamente i primi giorni di scuola, e correggano laddove necessario, per evitare difficoltà successive che inevitabilmente arriveranno.
Le difficoltà saranno molteplici e non riguarderanno solo un brutta scrittura ed un’eventuale disgrafia, ma interesseranno altri aspetti del corpo come la vista, problemi alla colonna vertebrale come la scoliosi, e ancora difficoltà ad una corretta respirazione per un’inclinazione del busto non adeguata.
Di seguito in questo video il dott. Giacomo De Carlo – Osteopata Pediatrico, spiega in modo esaustivo le ragioni per le quali è importante impugnare lo strumento grafico nel modo corretto: https://fb.watch/fDXLYhgEpC/
La postura corretta
Oltre all’impugnatura è importante una corretta postura per scrivere in modo funzionale, come il bambino è seduto in rapporto con il proprio banco, e qui ahimè nonostante tutti i bei progetti che ogni anno vengono sponsorizzati, proposti, non c’è quello più semplice ma il più funzionale, un banco adeguato per forma all’idonea postura e che cresca con il bambino.
E’ assodato che i bambini entrano all’eta di sei anni ed escano all’età di dieci, con una certa fisicità che cresce in relazione alla loro età, quindi risulta abbastanza singolare che un bambino di prima possa utilizzare lo stesso banco di un bambino di quinta.
La maggioranza dei bambini della prima classe non appoggiano i piedi per terra, questa che può apparire come un vezzo, qualcosa di superfluo è invece un aspetto importante nell’acquisizione della scrittura, poiché si dice in grafologia che: si scrive con tutto il corpo, vale a dire che lo studente deve essere centrato, comodo e non distratto da situazioni non agevoli.
Qualcosa di facilmente realizzabile, in attesa che si comprenda l’importanza che il banco cresca in relazione al bambino, è trovare delle strategie utili ove è possibile, con pochissima spesa. Tornando un po’ indietro con la memoria, molti ricorderanno che i banchi avevano un’ asta di appoggio ed erano leggermente inclinati, in questo modo era più semplice avere una postura adeguata.
La necessità più importante all’inizio è: ridurre la distanza fra i loro piedi e il pavimento, la scuola potrebbe fornire dei poggiapiedi ma si può intervenire senza grandi investimenti, utilizzando una semplice cassetta o una scatola di scarpe. Potrebbe essere un lavoro utile da più punti di vista, per la postura corretta dei bambini, che in questo modo possono tenere i piedi appoggiati e non penzoloni sotto il banco che oscillano tipo pendolo, potendo colorare e riempire la scatola per renderla più rigida, faranno un lavoro divertente ma utile sviluppando la loro motricità fine.
Ricapitolando, la postura corretta per scrivere è la seguente:
- piedi ben appoggiati,
- schiena appoggiata alla sedia,
- il braccio che scrive ben posizionato sul banco con l’impugnatura a pinza,
- il braccio che non scrive sul banco,
- entrambi i gomiti devono appoggiare sul banco
- deve essere presente un angolazione di 90° gradi dagli arti inferiori rispetto al pavimento/punto di appoggio e lo stesso dicasi per la parte superiore, gomiti e schiena.
A questo punto il bambino è pronto per imparare a scrivere, entrare nel mondo magico della scrittura, dove delle letterine di forma diversa, unite insieme, compongono delle parole.
Il tempo da dedicare alla corretta impugnatura e postura non richiederà che qualche lezione a inizio anno, sarà veramente un tempo ben impiegato.
Ricapitolando dopo aver impostato correttamente l’impugnatura, che sarà a pinza, e la postura con i piedi ben appoggiati, e tutto quanto indicato in precedenza, si passa all’insegnamento della scrittura e qui la capacità dell’insegnante è fondamentale perché insegni il gesto grafico nel modo adeguato.
Ultima nota è importante che anche a casa il bambino studi con una postura adeguata, quindi il consiglio è per i genitori di seguire le indicazioni qui presenti.
Buona scrittura e buona scuola a tutti!